Articoli con tag: cristianesimo
Camillo Langone: MANIFESTO DELLA DESTRA DIVINA. DIFENDI, CONSERVA, PREGA! (Vallecchi, 2009)
Langone propone in questo libricino «un manifesto e mezzo» e alla domanda “che cos’è la destra divina” dice: «Pasolini scrive che è difendere, conservare, pregare. I primi due verbi possono sembrare sinonimi epperò difendere implica più impegno di conservare. È implicita una dose di rischio: se è necessaria la difesa significa che qualcuno sta perpetrando un’offesa»
Camillo Langone: MANIFESTO DELLA DESTRA DIVINA. DIFENDI, CONSERVA, PREGA! (Vallecchi, 2009)
Langone propone in questo libricino «un manifesto e mezzo» e alla domanda “che cos’è la destra divina” dice: «Pasolini scrive che è difendere, conservare, pregare. I primi due verbi possono sembrare sinonimi epperò difendere implica più impegno di conservare. È implicita una dose di rischio: se è necessaria la difesa significa che qualcuno sta perpetrando un’offesa»
San Francesco e Jalâl âlDîn Rûmî, ossia: Francescanesimo e Sufismo una meravigliosa parentela spirituale – di Gabriele Mandel khân
Questa è la Via, questa è la via di san Francesco, di Rûmî, di tutti gli uomini di buona volontà che tendono alla pace nel loro cuore e al bene di tutta l’umanità. Questo è ciò che auguro a voi tutti, a tutti noi, di poter essere.
San Francesco e Jalâl âlDîn Rûmî, ossia: Francescanesimo e Sufismo una meravigliosa parentela spirituale – di Gabriele Mandel khân
Questa è la Via, questa è la via di san Francesco, di Rûmî, di tutti gli uomini di buona volontà che tendono alla pace nel loro cuore e al bene di tutta l’umanità. Questo è ciò che auguro a voi tutti, a tutti noi, di poter essere.
Sulla tolleranza tra croce e mezzaluna – di Francesco Medici
Cosa significa oggi essere tolleranti? Per comprendere le ragioni dell’altro bisogna ripartire dalla propria identità, abbandonando la convinzione che quella occidentale sia la più alta forma di civiltà possibile
Sulla tolleranza tra croce e mezzaluna – di Francesco Medici
Cosa significa oggi essere tolleranti? Per comprendere le ragioni dell’altro bisogna ripartire dalla propria identità, abbandonando la convinzione che quella occidentale sia la più alta forma di civiltà possibile