Articoli con tag: polemiche

Una recente moda filosofica: il nuovo realismo (new realism) – di Costanzo Preve

Ai primi di dicembre 2011, in contemporanea con il commissionamento della politica italiana da parte della giunta Monti (filosoficamente interpretabile come il passaggio dall’illusionismo idealistico di Berlusconi al realismo materialistico di Monti) si è tenuto a Torino un convegno di lancio pubblicitario di un nuovo brand filosofico, il nuovo realismo, definito direttamente in inglese new realism per piacere subito ai padroni imperiali americani, che oltre ad avere sport nazionali (baseballe football americano) hanno anche ovviamente una filosofia nazionale, la filosofia analitica. (Costanzo Preve)

Una recente moda filosofica: il nuovo realismo (new realism) – di Costanzo Preve

Ai primi di dicembre 2011, in contemporanea con il commissionamento della politica italiana da parte della giunta Monti (filosoficamente interpretabile come il passaggio dall’illusionismo idealistico di Berlusconi al realismo materialistico di Monti) si è tenuto a Torino un convegno di lancio pubblicitario di un nuovo brand filosofico, il nuovo realismo, definito direttamente in inglese new realism per piacere subito ai padroni imperiali americani, che oltre ad avere sport nazionali (baseballe football americano) hanno anche ovviamente una filosofia nazionale, la filosofia analitica. (Costanzo Preve)

Lettera aperta agli aspiranti lettori di poesia

Si vorrebbe piegare la poesia a piccoli interessi clientelari, al management di tristissimi direttori artistici, alle vanità di questo o quel critico, al baronato di questo o quel editore.

Ma la verità è che la poesia vive di vita propria, libera, e non tollera di essere inscatolata, di essere gestita e monopolizzata. Come i cervi, fieri padroni dei boschi, la poesia muore appena viene “recintata”, “allevata”.

Lettera aperta agli aspiranti lettori di poesia

Si vorrebbe piegare la poesia a piccoli interessi clientelari, al management di tristissimi direttori artistici, alle vanità di questo o quel critico, al baronato di questo o quel editore.

Ma la verità è che la poesia vive di vita propria, libera, e non tollera di essere inscatolata, di essere gestita e monopolizzata. Come i cervi, fieri padroni dei boschi, la poesia muore appena viene “recintata”, “allevata”.