Articoli con tag: poesia contemporanea

“Le nebbie” (1994/2003) di PIERLUIGI CAPPELLO

Con Le nebbie, arrivato nel 2003 alla seconda edizione, torniamo ad uno dei primi libri di Pierluigi Cappello (1967-2017). Poesie giovanili, stilisticamente abbastanza differenti da quelle, più versoliberiste, di Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, 2010): molti endecasillabi, un gusto certo

“Le nebbie” (1994/2003) di PIERLUIGI CAPPELLO

Con Le nebbie, arrivato nel 2003 alla seconda edizione, torniamo ad uno dei primi libri di Pierluigi Cappello (1967-2017). Poesie giovanili, stilisticamente abbastanza differenti da quelle, più versoliberiste, di Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, 2010): molti endecasillabi, un gusto certo

Donatella Bisutti, Un amore con due braccia (Lietocolle 2013)

Non è facile scrivere d’amore senza cadere in luoghi comuni, triti stereotipi, pericolose banalità. Ancora più difficile è riuscire a comporre un canzoniere mettendo a nudo i propri sentimenti, raccontando un rapporto che ha coinvolto totalmente la carne e lo spirito, vissuto e fissato sulla pagina giorno dopo giorno, rispondendo all’urgenza di “materializzare”.

Donatella Bisutti, Un amore con due braccia (Lietocolle 2013)

Non è facile scrivere d’amore senza cadere in luoghi comuni, triti stereotipi, pericolose banalità. Ancora più difficile è riuscire a comporre un canzoniere mettendo a nudo i propri sentimenti, raccontando un rapporto che ha coinvolto totalmente la carne e lo spirito, vissuto e fissato sulla pagina giorno dopo giorno, rispondendo all’urgenza di “materializzare”.

PASTA MADRE, Franca Mancinelli (Nino Aragno 2013) – recensione di Stefano Guglielmin

La sensazione più forte che provo leggendo Pasta madre (Aragno, 2013) di Franca Mancinelli è quella di toccare un verso dalla pelle sottile eppure robustissima, che avvolge l’energia dirompente della vita come un palloncino argina l’aria compressa e ne determina le fattezze.

PASTA MADRE, Franca Mancinelli (Nino Aragno 2013) – recensione di Stefano Guglielmin

La sensazione più forte che provo leggendo Pasta madre (Aragno, 2013) di Franca Mancinelli è quella di toccare un verso dalla pelle sottile eppure robustissima, che avvolge l’energia dirompente della vita come un palloncino argina l’aria compressa e ne determina le fattezze.

DOSSIER DELLA POESIA ITALIANA, Alejandra Craules Breton

Alejandra Craules Breton ha ideato e sta portando avanti un riuscitissimo Dossier della poesia Italiana nella rivista messicana Circulo de Poesia. Secondo Alejandra “La poesia italiana e la poesia messicana hanno in comune più di quello che si potrebbe pensare. Sono erede di una ricca tradizione linguistica di grandi poeti di tutti i tempi”.

DOSSIER DELLA POESIA ITALIANA, Alejandra Craules Breton

Alejandra Craules Breton ha ideato e sta portando avanti un riuscitissimo Dossier della poesia Italiana nella rivista messicana Circulo de Poesia. Secondo Alejandra “La poesia italiana e la poesia messicana hanno in comune più di quello che si potrebbe pensare. Sono erede di una ricca tradizione linguistica di grandi poeti di tutti i tempi”.

OLIMPIA, di Luigia Sorrentino (Interlinea 2013) – recensione di Alessandro Canzian

Un libro di poesia può avere molti significati. Ma se sa far parlare di sé nella direzione di un ingombro, di un punto che o devi circoscrivere o ci sbatti contro, ecco allora quel libro di poesia ha dato qualcosa al suo tempo.

OLIMPIA, di Luigia Sorrentino (Interlinea 2013) – recensione di Alessandro Canzian

Un libro di poesia può avere molti significati. Ma se sa far parlare di sé nella direzione di un ingombro, di un punto che o devi circoscrivere o ci sbatti contro, ecco allora quel libro di poesia ha dato qualcosa al suo tempo.

Alcune cose che penso riguardo alle sedie – di Guido Cupani

La sedia risponde al bisogno di appoggiare il sedere da qualche parte. Può essere bella o brutta, solida o fragile, comoda o scomoda. Si può perdere un sacco di tempo a cercare di definire che cos’è una sedia. La definizione più semplice è “un oggetto con quattro gambe, un piano orizzontale detto seduta e un piano obliquo detto schienale”.

Alcune cose che penso riguardo alle sedie – di Guido Cupani

La sedia risponde al bisogno di appoggiare il sedere da qualche parte. Può essere bella o brutta, solida o fragile, comoda o scomoda. Si può perdere un sacco di tempo a cercare di definire che cos’è una sedia. La definizione più semplice è “un oggetto con quattro gambe, un piano orizzontale detto seduta e un piano obliquo detto schienale”.

100 Thousand Poets for Change (Albeggi Edizioni 2013)

Albeggi Edizioni partecipa all’iniziativa mondiale 100 Thousand Poets for Change che quest’anno si terrà il 28 settembre in contemporanea in tutto il mondo con una iniziativa culturale no profit.

100 Thousand Poets for Change (Albeggi Edizioni 2013)

Albeggi Edizioni partecipa all’iniziativa mondiale 100 Thousand Poets for Change che quest’anno si terrà il 28 settembre in contemporanea in tutto il mondo con una iniziativa culturale no profit.

Davide Bramante. Quadridimensionalità poetiche – di Alessandro Canzian

Una tridimensionalità, una quadridimensionalità, che non è una percezione dell’occhio ma una percezione della mente nella direzione dei diversi significati delle cose.

Davide Bramante. Quadridimensionalità poetiche – di Alessandro Canzian

Una tridimensionalità, una quadridimensionalità, che non è una percezione dell’occhio ma una percezione della mente nella direzione dei diversi significati delle cose.